Fondazione Franceschi Fondazione Franceschi ONLUS

Per la terapia, la ricerca e la formazione in psicologia

Personalità Giuridica Privata con Decreto del Presidente Regione Toscana n°4629, del 28/09/2009

 

Fondazione Franceschi ONLUS: cinque anni di attività

 

Libra

 

Risultati dell'attività clinica, utilizzando la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, svolta dalla Fondazione Franceschi ONLUS nel periodo 2009-2014

 

Sono stati esaminati i dati raccolti durante i primi 5 anni di attività clinica , fatta utilizzando la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, e di ricerca svolta dalla Fondazione. Le informazioni raccolte e utilizzate ai fini di questa indagine sono principalmente di tre tipi:

  • dati relativi alla richiesta di consulenza pervenuta telefonicamente, personalmente e attraverso internet;
  • dati socio-anagrafici raccolti durante il primo colloquio;
  • dati anamnestici e clinici raccolti attraverso:
    • questionario anamnestico;
    • questionario di autovalutazione;
    • questionario di soddisfazione.

Composizione e caratteristiche del campione

Dal marzo 2009 al febbraio 2014 sono venuti in contatto con la Fondazione 464 persone, registrando ogni anno un aumento nel numero: da 7 contatti avvenuti nel corso del 2009 ne sono stati registrati 178 nel 2013, con un incremento medio pari al 155,2%. In Figura 1 sono riportati i dati relativi al periodo 2009 – 2013.

Contatti

Fig.1

Dei 464 utenti che hanno contattato la Fondazione, 130 hanno preso formale impegno andando oltre il semplice contatto e fissando un appuntamento per un primo colloquio con gli psicologi e psicoterapeuti della Fondazione.

Caratteristiche socio-anagrafiche degli utenti che hanno preso appuntamento formale con gli psicologi della Fondazione Franceschi

Delle 130 persone che hanno concordato un appuntamento formale, 71 sono donne e 59 sono uomini. L’età media è di 37,4 anni (±11,2).

Il 13,1%di loro possiede una laurea, il 22,3% possiede ha conseguito un diploma di maturità, e l’11,5% la licenza di scuola media inferiore.

Il 36,9% risulta essere celibe o nubile, mentre il 20,8% risulta essere impegnato in una relazione sentimentale, di cui il 15,4% regolarmente coniugato e il restante 5,4% come conviventi.

Per ciò che riguarda la condizione lavorativa, il 27,7% degli utenti è impiegato come lavoratore dipendente, l’11,5% svolge lavoro autonomo, mentre l’8,5% dichiara di essere disoccupato. Il 41,5% non ha specificato la propria occupazione. Diversi studenti inoltre compongono il gruppo di coloro che si sono rivolti alla Fondazione per un intervento di aiuto (10,8%).

Esito primo colloquio

Dei 130 utenti che si sono rivolti alla Fondazione e hanno sostenuto un primo appuntamento, 29 hanno deciso di non proseguire oltre il primo colloquio, 5 persone sono state inviate presso altri servizi, ritenuti più adatti alle loro esigenze, 96 hanno deciso di intraprendere un percorso terapeutico presso la Fondazione. Di questi ultimi, 5 hanno rinunciato dopo 3 mesi di frequenza. In Figura 2 sono riportati i dati in percentuale.

Esito primo colloquio

Fig.2

Tipo di richiesta

Prendendo in considerazione le 96 persone che hanno intrapreso un trattamento con gli psicologi e psicoterapeuti della Fondazione, è stato codificato il tipo di richiesta da loro espresso, distinguendolo in base ai casi in cui veniva richiesto un “servizio” e in base a quelli in cui la richiesta era basata su una “problematica specifica percepita".

Nel 80,2% dei casi la richiesta è stata orientata a richiedere un servizio in generale (ad es., richiesta di psicoterapia, terapia di coppia, orientamento).

Nel 19,8% dei casi, invece, la richiesta era riferita su di una problematica specifica così come veniva percepita dalle persone (ad es., Disturbo da Attacchi di Panico, Disturbo del sonno, etc.).

Tipologie di problematiche diagnosticate

Sono state prese in esame le principali tipologie di problematiche riscontrate. In generale, emerge che i “Disturbi dell’umore” sono stati diagnosticati nel 30,2% dei pazienti, mentre nel 20,8% dei casi sono state rilevate “Difficoltà relazionali”. Inoltre al 15,6% degli utenti è stato diagnosticato un problema legato all’”Abuso e alla dipendenza da sostanze”. Il grafico in Figura 3 mostra i dati in percentuale.

Problematiche

Fig.3

Forme di agevolazioni economiche

Negli anni la Fondazione ha sistematizzato diverse forme di trattamento economico, in modo da poter garantire anche a coloro che si trovano in condizioni difficili la possibilità di accedere ad un servizio di consulenza e psicoterapia. Queste forme di trattamento sono state così categorizzate:

  • trattamento totalmente gratuito;
  • trattamento agevolato;
  • trattamento regolare.

Il campione degli pazienti entrati in trattamento presso la Fondazione si compone nel seguente modo per ciò che riguarda le tre forme di trattamento economico: il 42,7% ha usufruito di un regime agevolato di pagamento, il 31,3% ha usufruito di un trattamento totalmente gratuito, e il restante 26% ha pagato regolarmente le sedute (Fig.4).

Regimi di pagamento

Fig.4

Tipo di trattamento ed esito (efficacia)

Delle 96 persone che hanno intrapreso un percorso terapeutico, l'81,3% ha usufruito di una forma di trattamento individuale, l'8,3% di gruppo, l'8,3 ha effettuato una terapia di coppia, il 2,1% una terapia familiare.

Per quanto riguarda l’esito del trattamento, 77 persone hanno concluso il percorso terapeutico con i seguenti risultati: il 63,6% ha terminato con successo, il 33,8% ha abbandonato il trattamento entro i primi 3 mesi; il 2,6% dei pazienti è stato inviato presso altri servizi, ritenuti più idonei in seguito alla formulazione della diagnosi (Fig.5).

Infine, al febbraio 2014 risultano essere ancora in trattamento 19 persone, di cui 7 donne e 12 uomini, per le quali non è al momento possibile definire l’esito.

Esito del trattamento

Fig.5

Per quanto riguarda i pazienti che hanno concluso con successo il trattamento, è da specificare che tale valutazione è stata operata in relazione al raggiungimento degli obiettivi terapeutici definiti in accordo con i pazienti. In particolare la valutazione operata dallo staff per la verifica degli effetti psicoterapici del trattamento si basa su alcuni indicatori evidenziati da Knight (1941). Essi sono:

  • miglioramento sintomatico;
  • migliorata produttività al lavoro;
  • miglioramento dell’aggiustamento e del desiderio sessuale;
  • miglioramento dei rapporti interpersonali;
  • aumentata abilità nell’affrontare usuali conflitti psicologici;
  • aumentata abilità nel reagire allo stress quotidiano.

Durata e caratteristiche del trattamento (efficienza)

Per coloro che hanno concluso con successo il trattamento, la durata media di permanenza è stata di 45,8 settimane (± 38,7) (mediana = 30,9), dove il trattamento più breve è durato 2 settimane e quello più lungo ha avuto una durata di 163 settimane.

In Figura 6 è riportata la distribuzione in percentuale dei pazienti che hanno concluso positivamente il trattamento entro e dopo il cut-off di 45,8 settimane (durata media).

Percosri conclusi

Fig.6

Questionario di soddisfazione

Fra coloro che hanno concluso con successo il trattamento, per fornire un feedback relativo all'esperienza di terapia effettuata, 28 persone hanno compilato il questionario di soddisfazione e quello di autovalutazione.

Il questionario di soddisfazione valuta la qualità del servizio ricevuto. In generale, su una scala da 1 a 5, il grado di soddisfazione medio è stato di 3,9 (± 0,18), corrispondente a ritenersi “Abbastanza soddisfatti” per il servizio ricevuto.

Questionario di autovalutazione

Fra i vari aspetti indagati all'interno del questionario per delineare l'esperienza fatta dai pazienti, è stato valutato il grado di fiducia riposto all’inizio del trattamento, evidenziato dalla domanda “Quanto credeva possibile riuscire a risolvere il suo problema?”. Emerge che nel cercare aiuto per risolvere il proprio problema, 22 persone su 28 si ritenevano “abbastanza fiduciose” di riuscirvi.

Tra i benefici ottenuti alla fine del trattamento indagati attraverso la domanda specifica, si rilevano una “maggiore comprensione” e un “maggior benessere” (7 su 28).

Tra gli aspetti della terapia ritenuti maggiormente d’aiuto spiccano "l’accettazione incondizionata” e la possibilità di “disporre di punti di vista alternativi”.

In generale, il campione di utenti che hanno avuto la possibilità di valutare la propria esperienza riportano una media di efficacia della terapia pari a 8,1 (± 0,8) su una scala ordinale da 0 a 10, quindi nel complesso ritengono di aver risolto il proprio problema in maniera quasi del tutto definitiva.

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