Fondazione Franceschi Fondazione Franceschi ONLUS

Per la terapia, la ricerca e la formazione in psicologia

Personalità Giuridica Privata con Decreto del Presidente Regione Toscana n°4629, del 28/09/2009

English version
Versione Italiana

 

Progetto in realizzazione

 

Progetto “Sportello di Ascolto Psicologico”, anno scolastico 2011/2012

 

Premessa

Il modello di terapia breve centrata sulla soluzione (De Shazer, 1986), si è dimostrato un approccio psicologico valido nel promuovere fin da subito dei miglioramenti sostanziali nella vita delle persone che ne usufruiscono. Nei paesi di lingua anglosassone tale approccio è impiegato anche in ambiti non strettamente clinici, come la scuola, dove spesso si possono presentare problematiche relazionali e personali difficili da risolvere in breve tempo con gli approcci tradizionali. Fra i punti di forza che questo approccio possiede, possiamo annoverare la flessibilità, la rapidità di azione anche dopo pochi incontri, l’incremento del senso di autostima in chi riceve il trattamento e il saper migliorare la fiducia riposta nei propri mezzi e nelle competenze socio-emotive e relazionali.

All’interno della scuola media statale Michelangelo di Livorno è già attivo uno sportello di ascolto psicologico che serve per accogliere le richieste espresse non solo dai ragazzi, ma anche dagli insegnanti e dai genitori. Questo servizio si propone di offrire agli alunni, alle loro famiglie e agli insegnanti che incontrano delle difficoltà, la possibilità di confrontarsi con una figura esperta per quanto concerne i problemi scolastici, ricevendo utili consigli e indicazioni circa alcuni aspetti delle relazioni educative con i minori.

 

Obiettivi

La finalità principale del progetto consiste nell’integrare al contesto scolastico italiano il modello di terapia breve centrata sulla soluzione, arricchendo attraverso le tecniche proprie di tale approccio le attività già previste nell’ambito dello sportello psicologico, ovvero di promozione della qualità di vita degli alunni, dei docenti e delle famiglie.
Verrà, inoltre, effettuata una valutazione dell’efficacia ed efficienza dell’intervento attraverso una ricerca sul campo in merito ai risultati ottenuti.

 

Andamento del progetto

  1. Settembre 2011: fase di organizzazione
    • Colloqui con i referenti scolastici del progetto.
    • Stesura del progetto.
    • Individuazione e organizzazione degli spazi e dei materiali.
  2. Ottobre 2011: informazione del servizio offerto dalla scuola all’utenza
    • Informativa scritta ai Docenti coordinatori della Scuola Secondaria per presentare il Progetto a colleghi e genitori.
    • Distribuzione e raccolta dei moduli sulla privacy per avere il consenso scritto da parte dei genitori alla partecipazione dei loro figli alle attività dello sportello psicologico.
    • Intervento dello psicologo in tutte le classi (20 minuti a classe) per presentarsi agli alunni e spiegare la funzione dello Sportello; consegna del volantino da affiggere alla porta.
  3. Novembre 2011 – Giugno 2012: incontri con alunni, genitori e insegnanti
    • Colloqui individuali e riservati.
    • Raccolta dati attraverso scheda individuale, nel rispetto della privacy.

Lo sportello di ascolto sta permettendo di affrontate problematiche proprie di ambiti anche molto diversi, dalle relazioni amicali/affettive difficoltose e conflittuali al rischio di dispersione scolastica, dal bullismo all’insonnia, dalla difficoltà nel superare le frustrazioni ai sintomi depressivi.
Per quanto concerne gli alunni che fino ad oggi hanno usufruito dei servizi erogati dallo sportello di ascolto, si è cercato di migliorare e sviluppare le competenze comunicative ed espressive, insieme alla motivazione a frequentare la scuola, non soltanto come luogo dove apprendere nozioni e abilità varie, ma anche come una risorsa grazie a cui costruire la propria identità personale.
Dal punto di vista dei docenti, lo sportello di ascolto psicologico incentrato sulla soluzione dei problemi si è mostrato utile nel facilitare la loro funzione educativa, mentre per i genitori è stato uno strumento finalizzato a migliorare le loro competenze in ambito relazionale.

La maggior parte degli utenti che ha usufruito del servizio ha dimostrato di utilizzarlo correttamente, traendone benefici dovuti principalmente alla possibilità di dialogo e all’individuazione di possibili soluzioni. Alla fine dell’anno scolastico (mese di giugno 2012), si sono rivolti allo sportello di ascolto psicologico 64 studenti, 15 genitori e 8 professori. Di questi, 31 studenti sono stati monitorati nel tempo grazie alla somministrazione di una scheda di autovalutazione concernente le strategie attuate e i cambiamenti positivi avvenuti nell’arco di almeno 4 sedute. Da una prima analisi dei risultati raccolti, emerge una generale soddisfazione per l’approccio proposto: inoltre, parecchi studenti sottolineano come l’uso delle metafore li abbia aiutati a comprendere meglio alcuni aspetti dei loro problemi e a fare quindi leva sulle soluzioni che sembravano funzionare meglio nelle varie situazioni. Le capacità di coping necessarie per affrontare le difficoltà sono state rafforzate e questo si è tradotto anche in un aumento dell’autostima percepita dai ragazzi. Infine, la metodologia e le tecniche impiegate sono state ben apprezzate da parte dell’utenza coinvolta nel progetto.

 

Indietro